CONSERVARE E TRASMETTERE IL “FUOCO”
È evidente, a chiunque osservi con uno sguardo attento, come la realtà che stiamo vivendo in questa epoca sia caratterizzata da disorientamento e instabilità.
Ma soprattutto sembrano essere venuti a mancare valori certi, che possano servire di riferimento nella presente fase di incertezze.
I vecchi valori si sono trasformati in forme cristallizzate di poteri.
Se guardiamo alla politica, che dovrebbe essere l’arte e la scienza del sano governo della polis, vediamo che si è trasformata in un insieme di centri di poteri economici e di corruzione.
Se cerchiamo valori nelle religioni, scopriamo che il più delle volte esse servono da paravento a lotte di interesse o da pretesto per guerre e terrorismi.
Se alla fine ci rivolgiamo ai vari centri iniziatici, ci troviamo disorientati in quel confuso mondo di gruppi settari, che spesso predicano la Fratellanza e sono in piena lotta tra loro, per affermare la loro pseudo ortodossia e di conseguenza il loro potere, oppure ci troviamo di fronte a gruppi “new age”, che scambiano il vero lavoro iniziatico con fughe sognanti dal mondo.
Colui che pensa con la propria testa e non si lascia ipnotizzare dalle varie forme di potere o di misticismo non può non sentire l’esigenza di una revisione totale della politica, dell’etica, della cultura, della formazione.
È proprio nei momenti di crisi e di instabilità che devono essere trovati e posti in essere alcuni valori, che possano orientare l’evoluzione dell’uomo e della società in cui vive.
Se approfondiamo il termine “crisi”, scopriamo che nella lingua cinese esso è scritto con due ideogrammi che hanno rispettivamente questi significati: pericolo e opportunità.
In uno stato di crisi, molto simile allo stato attivato di una reazione chimica, si stanno rompendo vecchie cristallizzazioni, liberando così energie dai vecchi equilibri.
Si entra quindi in uno stato, apparentemente di caos, nel quale si aprono nuove possibilità e opportunità: possono venire a formarsi nuovi equilibri, più evoluti e più consoni allo stato d’essere dell’umanità.
Ma perché questo accada, le energie liberate dovranno coagularsi attorno a un nuovo nucleo di valori. Questo nucleo può formarsi casualmente, dovuto a spinte inconsce, oppure può essere creato consapevolmente.
La Filosofia Perenne, di cui l’Ermetismo è un’espressione, attraverso le diverse forme con cui si è espressa nella storia dell’umanità, ha assunto questo ruolo di nucleo, cercando sempre di orientare le energie presenti verso un fine evolutivo.
Ma come si presenta oggi questa Filosofia Perenne, questa Tradizione Unica, di cui l’Ermetismo è un’espressione?
Qualche tempo fa, passando davanti alla vetrina di una libreria, lessi un manifesto che vi era affisso, nel quale era scritta una frase che mi colpì molto. Non era specificato l’autore e la frase diceva pressappoco così:
“Tradizione significa conservare e trasmettere il fuoco, non venerare le ceneri”.
Questa frase mi fece pensare alle diverse “ceneri” della Tradizione, o Filosofia Perenne, che vengono venerate e scambiate con il fuoco-fermento della Tradizione stessa.
Quante volte ci si ferma di fronte alla forma, temendo che la sua modifica significhi allontanarsi dall’ortodossia, perdendo così di vista quella che è la vera essenza, che deve venire conservata e trasmessa: la vera ortodossia e fedeltà alla missione.
Non è sbagliato onorare e venerare coloro che ci hanno preceduto sulla strada della Tradizione, ma dobbiamo veramente cogliere il messaggio da loro trasmesso e testimoniato con le loro opere, e cercare di conservarne e trasmetterne la pura essenza.
Evitiamo di diventare mistici della forma e diventiamo piuttosto portatori del fuoco.
Al giorno d’oggi la Filosofia Perenne, o Tradizione, la vediamo ancora troppo spesso legata a strutture settarie, mistiche, che scambiano l’ortodossia per la cristallizzazione delle forme, perdendo di vista la forza vitale della Tradizione stessa.
È fondamentale, soprattutto in questo tempo, per trasmettere i valori della Filosofia Perenne, che possono fungere da nuclei di aggregazione di forze evolutive, ritrovare questa essenza di vita e trasmetterla con modalità più consone alla realtà di questo tempo.
Chiunque operi all’interno di una seria via iniziatica deve scoprire qual è il vero Fuoco, presente oltre le forme, e trasmettere questo fermento all’interno dell’ambiente in cui vive.
Oggi più che mai si deve cercare di trovare la migliore espressione di questo Fuoco, essenza della Filosofia Perenne, utilizzando anche linguaggi nuovi, meno mistici e più scientifici.
Non dobbiamo pensare solo a grandi iniziative e azioni sociali, ma capire che se ogni ricercatore serio, nel solco della Tradizione Perenne, sarà in grado di trasmettere l’essenza dei valori evolutivi nel proprio ambito di espressione, non facendo proselitismo, ma testimoniando con l’azione la realtà di quei valori, un grande passo nell’Opera evolutiva potrà essere fatto.
FDA