Il Secreto
IL SECRETO, GLI ARCANI ED I “GRANDI MAESTRI”
Scriveva Lehahiah nell’Introduzione al II Volume della Scienza dei Magi di G. Kremmerz, pubblicata dalle Ed. Mediterranee, pag. V: “Esiste ed è sempre esistito un segreto iniziatico che può conferire all’uomo la chiave della sua essenza, squarciare il velo del suo Essere occulto e svelargli la scienza della sua vera evoluzione. In possesso di tale segreto l’uomo precorre i termini naturali del suo ascenso e in relazione ai volghi (intellettuali o no) del suo secolo può apparire come un semidio. Codesto segreto è stato sempre gelosamente custodito dalle antiche Teocrazie, anzitutto perché ‘la sua scoperta dovette lusingare infinitamente colui che l’aveva fatta e nel contempo convincerlo che Dio, non avendo concesso questa conoscenza a tutti gli uomini, era fuor di dubbio che non voleva fosse divulgata. E poi perché se talvolta accadeva che nella folla amorfa e profana spuntasse una vasta mente indagatrice il Sacerdozio invitava nel Tempio costui e dopo averlo spinto all’iniziazione lo riteneva quale membro del proprio Sacro Sodalizio’ “.
Alcuni decenni fa, iniziai, spinto da una innata tensione interiore, a cercar di percorrere una Via, che mi potesse portare a conoscere questo “secreto”.
Dapprima lessi molto.
Venni così a conoscere testi che spiegavano e descrivevano, in modo pittoresco ed affascinante, vari aspetti della Tradizione e che sembravano rivelare cosa fossero questi secreti esoterici.
Fui momentaneamente affascinato da queste fantasie e sogni di sedicenti “Maestri”, o di scrittori di cose sentite da altri, che si atteggiavano a salvatori del genere umano.
Prestai pure una momentanea attenzione a sedicenti “guru”, che proclamavano di fare miracoli, e che erano seguiti da folle di discepoli osannanti e soprattutto paganti.
Ma dopo un po’ fui nauseato da tali fantasie e vaneggiamenti di menti squilibrate.
Cominciai così a cercare di incontrare persone che si fregiavano del titolo di “Maestri” o, meglio ancora, di “Depositari dei Secreti Iniziatici”, o addirittura di “Unici Depositari della Tradizione”.
Incontrai, allora, individui che si proclamavano “Maestri” e quindi richiedevano obbedienza e denaro, in quanto detentori di timbri, a loro dire “originali unici”, che metteva loro in condizione di essere i soli eredi della Tradizione.
Conobbi anche personaggi curiosi, che estraevano da “casse”, non si sa come ricevute in eredità, scritti incomprensibili, probabilmente falsi ma spacciati per verità secrete.
Conobbi individui che vantavano di essere la reincarnazione di grandi Iniziati del passato, se non addirittura di Faraoni Egizi. Mai incontrai qualcuno che ricordava di essere stato un semplice contadino.
Conobbi alcuni che partirono per luoghi esotici, dove poter vedere la Divinità in persona, che compiva miracoli, circondata da discepoli adoranti.
Conobbi anche sedicenti “Maestri”, che mi mostrarono e svelarono in gran segreto gli Arcani, che loro ritenevano essere gli unici validi, denigrando tutti gli altri.
Mi accorsi che molti di questi sedicenti “Maestri” si ritenevano tali, non per quanto avevano realizzato in se stessi ma solo per avere ricevuto qualcosa in eredità o solo perché, con la dote dell’eloquenza, attraevano a sé molti individui deboli di volontà.
Deluso da tutto questo falso esoterismo, cessai di cercare altri “Maestri”.
A questo punto mi sorse una domanda: “Nella Tradizione, in qualunque veste essa si presenti, si parla sempre di Silenzio, attraverso il quale si può giungere alla comprensione delle verità e dei secreti arcani. Ma allora perché tutti questi sedicenti “Maestri” parlano, parlano, parlano?”
A questo punto cominciai a lavorare su di me.
Nel Silenzio, nel sacro Silenzio, compresi che il vero Esoterismo, non può essere scritto né comunicato con grandi discorsi e che soprattutto i veri Arcani non possono essere proprietà privata di nessuno, in quanto appartengono alla Natura ed a quell’Uomo che riesce ad intuirli nella semplicità e purezza.
Bisogna preparare se stessi per poter sapere, vedere, comprendere e questa preparazione porta ad un Poter Fare, piuttosto che ad un semplice Sapere. Questa prima meta si raggiunge con uno sforzo ed un lavoro su se stessi, attraverso un combattimento contro gli ostacoli della parte animale della natura umana.
Il Secreto, gli Arcani della Scienza Sacra, appartengono ad una sfera del Pensiero, inaccessibile ad una semplice razionalità cerebrale e meccanica.
Allora compresi che molti di coloro, che si professano “Maestri” o “Unici Depositari di Arcani”, sono solo dei ciarlatani, che pretendono di poter spiegare il vero esoterismo a parole ed a suon di timbri, lasciti, documenti e quant’altro.
Non esistono quindi ricette scritte su “pseudo antichi documenti”, o “Maestri”, che danno l’illuminazione o concedono Arcani.
Solo il lavoro su di sé, che consente di armonizzare se stessi con le Forze Vive della Natura, permette al ricercatore di giungere a quella purezza di Pensiero, che sola può fargli intuire meccanismi sacri e semplici, ed allora, in contatto con l’unico e vero Maestro Interiore, fargli comprendere i veri Arcani che, praticati, svelano il profondo senso dell’evoluzione.
Nel percorso si possono incontrare Fratelli più anziani, che possono essere utili, in quanto testimoni e portatori di proprie esperienze. Ma questi “Amici sinceri”, mai si proclameranno “Maestri”, perché nulla hanno da insegnare, ma solo possono mostrare la loro vita e le loro testimonianze.. Se anche fossero possessori di eredità formali, queste potrebbero, se vere, avere valore solo storico, perché il vero secreto è incomunicabile e può essere intuito solo dall’Uomo Semplice, Puro e nel Sacro Silenzio.
FDA