Gestisci la tua vita - 5
La società in cui viviamo, con le sue istituzioni (famiglia, scuola, chiesa, ecc.) ha predisposto un solco in cui viene incanalata la vita di ciascun essere che entra in questo mondo.
Inizia la famiglia, con i suoi personali e dubbi valori e le sue imposizioni; poi subentrano la scuola e la chiesa, che dovrebbero educare la persona da un punto di vista sociale e spirituale ma, in effetti, non fanno altro che indottrinarla secondo canoni predeterminati che vincolano notevolmente e, spesso, permanentemente la libertà dell’essere.
Se fino alla pubertà i vincoli imposti da queste istituzioni sono relativamente modesti, durante l’adolescenza si manifestano in maniera molto più pressante: infatti, inizia a questa età l’imitazione dei comportamenti dei genitori e dei compagni più adulti, specialmente con l’attrazione per il sesso opposto (se non intervengono differenti tendenze sessuali). Così l’essere comincia ad apprezzare e tentare di procurarsi denaro, perché esso gli consente di soddisfare i suoi e gli altrui desideri; cerca anche una compagna o un compagno con cui si illude di trascorrere la propria vita. Il risultato di questo condizionamento è che l’essere rimane sempre più invischiato in attività prettamente materiali; poi trova il proprio partner, si sposa o convive (perché così fan tutti) e, quasi certamente, procreerà altri esseri destinati a precipitare nello stesso solco. All’inizio pensa di aver raggiunto la condizione normale di ciascun essere umano (se non addirittura la felicità), ma questa è illusione che ben presto svanisce. Fatta eccezione per pochi individui, lei o lui poco tempo dopo si stancherà del partner e inizieranno le incomprensioni, i dissapori, le liti, mentre l’affetto per i figli gli o le imporrà una serie di sacrifici che non erano stati messi in conto all’inizio della sua avventura amorosa.
Questo è il momento in cui l’essere più materialista comincia a cercare nuove avventure e, probabilmente, si separa o divorzia, mentre l’essere meno materialista e più spirituale comincia a chiedersi se non esista qualcosa di diverso dal cibo, dal divertimento e dal sesso. Se questo ipotetico essere è pigro, si rivolgerà alla chiesa che lo ha indottrinato in passato; se, invece, ha lo spirito del ricercatore si rivolgerà a una qualsiasi delle varie associazioni iniziatiche o pseudo-iniziatiche con le quali può entrare in contatto. Ciò molto spesso lo deluderà, perché si renderà conto che buona parte di tali associazioni non fa altro che mascherare interessi di potere ed economici da parte di coloro che ne sono a capo. Cosa fare in tale situazione? Per quest’ultima categoria di individui la soluzione ideale sarebbe di trovare una seria associazione iniziatica che non chieda denaro in cambio di improbabili segreti, ma anche così queste persone, se non sono animate dal fuoco della ricerca e non sanno esattamente ciò che vogliono, abbandonano il percorso quasi subito, spaventate dal duro lavoro su di sé e dalla soppressione dell’ego che si rendono necessari per progredire sulla via iniziatica.
Tuttavia, esistono anche persone che pensano con la loro testa e che fin dalla giovane età si rendono conto della trappola che ha preparato loro la nostra società e tentano di evitarla, di non cadere nel solco. Queste persone sono di regola considerate ribelli o asociali che non rispettano la comunità in cui vivono o, nella migliore delle ipotesi, pessimisti come è accaduto a Schopenhauer.