Come si comunica la forza

Quando tu hai un maestro visibile, bada che la sua scienza è una face che non si dona; ma come il fuoco accende i carboni spenti, per comunione dell'Ariel elementare del fuoco egli accende nel tuo animo il fuoco della scienza e per la scienza ti comunica la forza.
Il metodo desiderato dai profani dell'esposizione delle leggi dello scibile al discepolo non è sostenibile e non è adattabile all'insegnamento della magia.
Nella quale magia un gran rimprovero è a farsi a tutti coloro che ne discorrono, il dott. Kremmerz compreso, e cioè la vogliono insegnare con metodi impossibili alla cultura pedagogica contemporanea, ricorrendo a formule, a simbolismi, a materie viete degne di secoli di ignoranza e di tenebre.
Ma i miei amici e nemici comprendano che non è la formula e la logologia che fa il mago e l'insegnamento magico, ma altra musica che il simbolismo nasconde.
Come il mondo intelligente superiore non si manifesta all'inferiore che per mezzo dei simboli, delle analogie e delle parole assonanti, così l'insegnamento della magia non si compie che per gli atti analogici che il maestro pratica sul discepolo.
La scienza dei maestri del fuoco non si comunica che per mezzo del contatto, mentre i maestri di luce non la comunicano che nel silenzio. Leggendo i libri sacri, dice la Chiesa, guardate allo spirito che vi si racchiude; ma leggendo i libri di magia non vi fermate né alla parola né allo spirito delle parole: più in là di ciò che si dice e si mostra, vi è il maestro che addita una meta da raggiungere e aguzzando l'appetito dei concupiscenti insegna, senza dirlo palesemente, in che modo raggiungere la meta: così imparare è intendere e intendere è rubare la forza che nessuno vi dona: così in voi muore la bestia e nasce l'angelo.

Giuliano Kremmerz

A cura del'Accademia Kremmerziana Patavina