Classificazione dell'umanità
Dal punto di vista della "coscienza" o dal punto di vista "spirituale" l'umanità si classifica in tre categorie:
- L'umanità decadente, che "cade" accettando l'animalità e la soddisfazione dei sensi, l'umanità che ha rifiutato il dono umano.
- L'umanità che "stagna" e che per inerzia, per pigrizia e per timore della preoccupazione, si lascia condurre dall'evoluzione generale, l'umanità che accetta il dono senza riconoscenza.
- L'umanità riconoscente per il dono, che accetta la sofferenza morale del superamento dell'animalità umana e di quella preoccupazione che richiama un ampliamento della coscienza, l'umanità capace di gioire del disprezzo della propria animalità.
R. A. Schwaller de Lubicz
in Insegnamenti e scritti inediti, Edizioni Mediterranee, Roma
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La morte è l’enigma volgare, perché in tutti i tempi due ipotesi hanno torturato chi ha voluto tentarne la soluzione: una infinitamente poetica, che lusinga la vanagloria degli ignoranti, pretende che, spogliata dal corpo saturniano, l’individualità dell’uomo può vivere di una vita indipendente nell’etere col corpo lunare, mercuriale e solare, formanti un’individualità più evoluta; l’altra, infinitamente prosaica, che fa cessare individualità e vita con la distruzione del corpo fisico.
Le due soluzioni sono entrambe vere, con una terza che è la ordinaria soluzione al presente stadio delle più evolute razze terrigene.
1°. Colui il quale ermeticamente, cioè in uno stato intellettivo continuo, sa trasportare tutta la sua personalità nei tre elementi superiori, può partecipare alla vita eonica ancora vivente nel corpo saturniano e dopo morto può vivere della vita eonica o approdare in nuovi pianeti, o ritornare alla vita umana.
2°. Chi tutto abbassa alla vita saturniana si restringe all’abito grave di carne, si disfa con la carne e i rudimenti delle forme più alte si decompongono nell’etere e la vera personalità individua finisce.
3°. Quelli che, come nell’ora attuale dell’evoluzione, non sono tutto carne o tutto anima, seguono la via delle incarnazioni terrestri successive, rapide, continue, immediate alla morte o no.
Giuliano Kremmerz
in I preliminari di pace, fascicolo riservato