La Fratellanza di Myriam
La Fratellanza di Myriam assume questo nome perché è formata di Fratelli e Sorelle, ossia da elementi fraternamente uniti da un’unica idea di allenare e potenziare le potestà che sono in noi, nel nostro organismo, unica materia ed unico campo dei miracoli, rendendo sensibili e risvegliando, se esistono, le entità (eoni).
L’intento, unico intento, è quello di riequilibrare gli infermi con il nostro equilibrio per donativo e per contagio senza mire e preoccupazioni egoistiche e senza altri scopi affaristici o di utile personale.
Questo donativo d’amore del nostro equilibrio curativo (magnetismo curativo d’amore) è fatto sempre nel rispetto e nella considerazione degli esponenti della scienza ufficiale senza la pretesa di sostituirsi a loro, ma riconoscendole la utilità e la possibilità che diventino intermediari fra noi e l’infermo.
Gli iscritti devono essere liberi da preconcetti senza deformazioni per tendenze o per appartenenze a gruppi politici o d’altre tendenze occulte. Meglio pochi, semplici elementi, uniti dall’ideale della scienza e della verità comune a tutti gli uomini a qualunque razza, religione e credo politico appartengano. La scienza è un patrimonio comune a tutti gli uomini e noi dobbiamo tenere conto solo dei risultati, delle nostre esperienze senza premesse politiche, superstizioni e forme religiose che precludano il libero sviluppo dell’anima.
La Fratellanza ermetica tende all’integralizzazione d’ogni iscritto, prescindendo da ogni divisione occasionale, per farne un individuo completo nell’umana famiglia perché se è vero che solo l’eletto ha il privilegio di entrare nel mondo delle cose e di aprire i suoi occhi della mente sull’oceano luminoso e sconfinato di verità è altrettanto vero che si dovrà un giorno attuare la fusione nell’intelligenza universale di tutte le potenze spirituali sparse o accennate nel mondo e il nostro avvento non si completa che solidalmente con tutta la massa umana in fieri ed in divenire e in definitiva non sarà un solo uomo o pochi uomini ad essere risvegliati, ma tutta l’umanità, corpo sostanza e sintesi della Intelligenza Universale. Ogni eletto conoscerà “a faccia a faccia” la legge, ma l’atto della sua visione sarà inseparabile dall’azione elevatrice ed illuminante della Redenzione Totale e il solo soggetto definitivamente capace di questa Redenzione Totale di massa è il gruppo intero ed integrale degli uomini che formano un solo corpo ed una sola anima nella carità e nell’amore.
La visione, l’essenza del mondo delle cause è anzitutto la storia diretta di un conglobamento, di un’incorporazione d’ogni spirito eletto nella luce dell’intelletto, intendendosi per eletto uno che è stato scelto, selezionato come noi vogliamo che sia ogni iscritto alla Fratellanza della matriarchia di Miriam che allo studio della filosofia scheletrica, maschia, unisce la squisita umanizzazione di una tendenza muliebre nella essenza e nella forma.
Tutto questo in umiltà senza pompa e ricchezze perché di ricco, inesauribilmente ricco, non vi è che l’idea di contribuire ad un ordine di armonia, pace ed equilibrio. Questo vuol dire la mano aperta, tesa IN ALTO IN TUTTE LE DIREZIONI a stringere le altre mani protese, con le 4 dita, le esterne, a simboleggiare i 4 bracci della croce, i quattro elementi, ed uno al centro, in mezzo, il Cristo, l’intelligenza equilibrante nel corso dell’evoluzione spirituale del mondo.
Questo programma è un seme, nella terra fertile, perché generi un albero punto d’arrivo e di partenza per l’Umanità. Questo albero, frutto e seme, seme e frutto è la prospettiva scientifica dell’umanizzazione, spinta fino all’estremo limite e questa prospettiva determina, al vertice del divenire della condizione umana, l’esistenza di una sede ultima della coscienza e dell’individualità (per alcuni) necessaria per guidare e conchiudere l’origine della Prima Virtù; di questa sede ultima si può pensare che essa possa essere il luogo ideale da cui ha origine ed irradia la Intelligenza Universale, l’Oceano sconfinato e luminoso, attraverso i 12 OCCHI DI LUCE.
Gli insegnamenti (dottrina) e le pratiche (norme per la realizzazione) variano spesso non solo da gruppo a gruppo, ma da uomo ad uomo per differenza di costituzione, di preparazione, di carattere e di tendenza.
Di qui la segretezza nell’insegnamento e la segretezza e la riservatezza fra i discepoli.
Pietro Pica