La Cristallizzazione
Osservando il panorama dell'esoterismo in generale, e dell'ermetismo in particolare, si dovrebbe essere completamente ciechi per non notare come esso sia caduto in basso. Nei vari mezzi di comunicazione, pubblicazioni a stampa e sulla rete telematica, si trovano decine, se non centinaia, di rivoli nei quali la Tradizione unica è stata scissa, ciascun rivolo con a capo qualcuno che si proclama unico depositario di questa o quella scuola che si ispira, comunque, a qualcosa di vecchio, di stantio che si tenta di far sopravvivere alla morte che già lo ha colpito riducendolo a un mucchietto di cenere che non parla più a nessuno.
In questa situazione fallimentare, che cosa si può fare per rivivificare la Tradizione in modo che essa si manifesti nella sua profonda sacralità e parli alla coscienza dell'uomo di oggi? Si deve ancora insistere su idee, parole o scuole che hanno fatto il loro tempo e non attirano più l'attenzione dell'uomo moderno? In passato l'essere umano era meno informato e, pertanto, più ignorante e di conseguenza le teorie fantastiche che parlavano di mistero e di poteri avevano grande presa sul suo animo semplice. Ma oggi l'uomo ha fatto un grande passo in avanti, si è svincolato dai laccioli dell'ignoranza imposta da religioni oscurantiste che solo così riuscivano a tenere legate a sé le masse ignoranti con lo spauracchio del "peccato", della punizione dopo la morte, dell'inferno e quant'altro. Oggi sono rimasti in pochi a credere a tali favole; proprio come nessuno crede più alle favole antiche di dei e dee che intervenivano nelle questioni degli esseri umani, tra pochi anni nessuno crederà più alle favole di vergini che partoriscono, di angeli che proteggono e diavoli che tentano, di una trinità costituita di tre elementi maschili quando tutti possono osservare che in natura niente nasce se non attraverso l'unione di un attivo maschile e un passivo femminile. L'uomo, però, si è anche reso conto che può essere estremamente pericoloso eliminare un credo senza sostituirlo con qualcosa di più efficiente che lo indirizzi e lo guidi sulla lunga e aspra strada dell'evoluzione personale.
La domanda posta sopra, quindi, non è oziosa. Se la Tradizione unica, che ha guidato l'uomo nelle sue conquiste malgrado l'opposizione oscurantista delle religioni alla ricerca scientifica e all'applicazione delle sue scoperte, non parla più un linguaggio comprensibile all'uomo perché è stata snaturata da tutti coloro che hanno tentato di appropriarsene a scopi prettamente egoistici, che cosa può fare l'umanità per ritrovare la via se non porre l'Uomo, con le sue capacità più elevate, al centro di qualsiasi evento e di qualsiasi ricerca? Potrebbe la Tradizione, al pari delle altre discipline, riacquisire la dignità, che di fatto le è sempre stata propria, di Disciplina Integrale, fornendo così ai ricercatori quell’elemento del “Mondo delle Cause”, che la ricerca attuale tenta ma non riesce a individuare né ad accettare? Potrebbe questa essere una soluzione?
Noi umili studiosi della Tradizione abbiamo una nostra idea, ma saremmo felici di sentire che cosa pensano i nostri lettori.
Questo, quindi, vuole essere un appello alle donne e agli uomini di buona volontà, soprattutto giovani, affinché ci segnalino cosa ne pensano e quali suggerimenti possono proporre al fine di contribuire a una nuova stagione di ricerca sull'uomo.
La Redazione