Questa è Filosofia
Voi dite: "Questa è filosofia!" e sorridete con sufficienza o protestate la vostra incomprensione.
Ma, attenti: voi rifiutate quello che chiamate filosofia perché, insomma, volete una religione.
I filo-sofi amarono Sofia la Divina, ma i religiosi furono sempre i legati (re-ligo) alle leggi dei sapienti-filosofi di ogni tempo.
Liberi i conoscitori della Scienza (Sofia), ubbidienti ai primi quanti non sono capaci di essere liberi, i pavidi, i pii, i religiosi per paura.
Servi di re, non re essi stessi. I pianeti chiedono la propria luce al sole. Ma il sole è stella tra le stelle, che brilla di luce propria.
Voi dite con sufficienza: "Ma questa è filosofia"... perché non avete il coraggio di guardare attraverso le parole che, si sa, sono parole. E guardare attraverso le parole è opera degli occhi dello Spirito, nella mente terrena.
Volete la sicurezza della legge e paventate la libertà di chi è auto-responsabile, signore di se stesso. Poiché oggi è facile fare accuse alla filosofia, poiché Sofia è scesa nelle vostre menti e, per farlo, ha sacrificato la sua luce. E da voi è stata corrotta in dialettica, sterile frutto del mare salato. Ma è scesa, in noi: e questo dono, ingrati, voi lo mutate in accusa alla sorgente stessa da cui scaturisce.
Furono ere di sole ed ere di luce, poi mutavano i tempi e tramontavano soli e pianeti e cambiavano le ere. Finché era ormai giunto il tempo in cui non fruttificava più la vite primordiale e il fico non aveva che foglie, così la Luce discese. Per amore discese, sino alle spiagge terrestri, lambite dal mare salato, discese. Poiché la tenebra avanzava sugli uomini, la Luce discese affinché il Sole, il Figlio del Sole potesse un giorno trovare asilo in lei e comprensione negli uomini.
Lei, la "prima che il mondo fosse", colei che guardava insieme al Padre l'universo non ancora creato. Colei che considerava l'abisso col Creatore e si accingeva a creare. Colei che fu madre di tutti gli dei, unita al Padre.
Quella che per prima si separò e concepì la Luce, affinché il mondo avesse occhi e potesse vedere.
Quella che è ancora poco chiamare la Vergine, poiché il suo nome antico è Potenza di EÀ.
Ma voi dite che "questa è filosofia".
Lo dite quando non capite.
E le vostre menti puntano a terra gli zoccoli come muli che non vogliono procedere oltre. Ma io vi dico: un Dio ha sacrificato il suo Essere affinché le porte di metallo dei sette pianeti fossero infrante, secondo la gnosi. Che è Filosofia! Così furono infrante le porte delle sette sfere, affinché la forza di luce delle stelle giungesse fino a questo buio pianeta, che rotola da epoche intere il suo orgoglio nell'universo. E nuova forza di luce vi giunse. Ma con questa forza di luce solare ora voi dite che "questa è filosofia".
Quel suo sacrificio non può essere stato vano. Poiché CUORE D'AMORE, come una folgore, fu nel cuore della terra e la tenebra della terra fu vinta. Ma le vostre menti ancora resistono e vogliono la tenebra. Ovunque la natura è redenta, ovunque il grano Sacro ha già consacrato il pane sulla nostra tavola, ma voi volete i riti e le ricette sicure dei Padri e la religione degli avi.
A voi manca il coraggio di procedere oltre, da soli sulle vostre strade, avete paura di aprire gli occhi e... vedere. Volete la benda per proteggervi dalla luce, eppure la Luce si è già velata per non bruciare le vostre pupille.
Voi volete le leggi, che garantiscano e regolino l'uso della libertà. Ma quale libertà ha il pesce che nuota tra le pareti della vasca nel giardino? Quale libertà è quella del passero che canta fra le sbarre della gabbia? Libertà da pecore è quella protetta dell'ovile, poiché il leone e la rondine, pure diversi, abitano spazi da loro cercati. Voi volete che qualcuno vi ri-leghi come libri vecchi, poiché a fogli singoli temete che il vento dell'ovest porti scompiglio nelle vostre pagine. Eppure all'oriente di Sole spinge il vento di occidente. In esso sono il pensiero delle nostre menti e il cammino dei nostri cuori. Quale autorità può durare, durare a lungo, se non quella che nasce come libero consenso?
Tuttavia, questo fu il segreto dei filo-sofi, e il segreto degli iniziati, che la Sofia delle altezze era scesa. Per le loro preghiere d'amore e i sacrifici antichi, per i voti e le dedizioni consacrate, Sofia scese, fino al limite estremo delle acque e, ancora, il suo piede non è che lambito.
Colei che è Potenza di EÀ adombrava Maria, Mar-IA: domina maris (e non "amaritudo maris"), cioè: Signora del mare salato. Colei che è signora del mare salato è madre del Cristo.
Questo è già accaduto e voi state ancora a pensare, a considerare ancora se è proprio vero.
Amore libero che reca libertà d'amore, la freccia viva scoccata da epoche fa, da un arco fermo nel tempo, forse dove il tempo stesso si ferma. Quella freccia è ormai giunta a segno. "Prima che il mondo fosse, IO ero": freccia viva scoccata da ere addietro che, come folgore, si infisse nella roccia e la spezzò. Tremò la terra e tremarono i monti e la statua della legge vacillò sul suo piedistallo di pietra e si squarciò il velo del tempio... poiché la libertà aveva vinto ogni catena.
Questo è accaduto. E non basteranno lacrime a pagare il prezzo di dolore che fu pagato. E ciò che lo yoga aveva legato, come giogo del bue, fu spezzato per sempre (io non vi chiamo servi, poiché un servo non sa cosa fa il suo padrone, ma vi chiamo amici, fratelli...).
Tutto questo è già stato fatto. Sta a noi, ora, fare la stessa cosa.
Perché volete ancora fare i servi? Perché invocate il bene di una regola che vi impedisce per forza di sbagliare? È vinto il principe di questo mondo! Sia vinto in noi. Lo stesso mare salato è ai piedi della DONNA. Perché avete paura di camminare sulle acque? (Le "acque inferiori", intendono i filosofi).
Fra quello che voi chiamate filosofia e quello che voi chiamate religione c'è la SCIENZA. Che non è quella caduta, materiale, che cerca il pensiero nel cervello e l'amore nel cuore fisico, non è quella che fantastica sulla struttura dell'atomo e non sa perché cresce un filo d'erba. Eppure... dietro questa scienza è quella Sofia che attende che noi la risvegliamo. In noi. Quella Scienza il cui nome antico era MAGIA.
Bisogna che in noi si desti una Nuova Scienza. Ora che le forze della Sposa e dell'Agnello sono qui, fra noi, azzurra forza di CONOSCENZA E AMORE.
Se a me è concesso che solo un lembo della sua veste d'oro io possa sollevare dal fango della terra, se io riesco a questo in me, nella mia mente, di questo nutro di gratitudine il mi cuore. E la gratitudine sia il seme e sia il lievito per il mio pane futuro.
Questa è la mia speranza e la mia fede. E come un antico cavaliere, fedele d'Amore, questo il mio omaggio, oggi, alla mia Signora Sofia divina.
Ignis Mihael
Accademia Kremmerziana Messinese