Il geroglifico egizio Za
Da Her Bak Discepolo – Isha Schwaller de Lubicz – Ed. L’Ottava – p. 106 e seg.
“Ecco: vorrei sapere che rapporto c’è tra za, potere magico, sa, dorso, e saa, Saggio.” […]
“Il potere espresso con za non si riferisce alla proiezione dei pensieri o della volontà, a meno che non si tratti di una interpretazione popolare o molto estensiva. Questa parola esprime la potenza attiva del fuoco il cui canale è la colonna vertebrale; nel nostro corpo, esso ha diversi punti di stazione e d’irradiazione. Può essere il fuoco Sethiano, bruciante e distruttore, nel caso che sia contratto, oppure deviato verso il sesso o il cervello: ecco perché si dice che il dorso appartiene a Seth. Ma questo fuoco, reso sottile, diventa vivificante e animatore. Come tale, è il vero fuoco magico; la sua natura è triplice, e può far vivere o morire.”
“È un potere tremendo! Esiste in tutti gli uomini?”
“Esiste allo stato latente, ma pochi uomini sanno coltivarlo saggiamente, e pochissimi ne hanno il controllo. La sua potenza è perfetta quando l’uomo, essendo animato, l’irradia senza sforzo personale, come un sole vivificante. Allora egli è saa, l’Uomo saggio, nel quale il fuoco Horiano domina quello Sethiano e lo costringe al proprio servizio.
Lo stesso fuoco, non ancora evoluto, dà le caratteristiche e l’impronta particolare della ‘persona’ sa (za); oppure, divenuto spermatico, trasmette le caratteristiche paterne al figlio sa (za).”